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La Rosa selvatica

    La Rosa selvatica anche conosciuta come Rosa canina, è una pianta abbastanza facile da trovare nei boschi di Cerro e Roverella del Parco dei Castelli Romani. Un arbusto spontaneo che non supera i 2-3 metri di altezza, caratterizzata da fiori di colore rosa pallido con cinque petali e numerosi stami, le sue foglie, imparipennate formate in genere da 5/7 foglioline, sono dentate, ovali, glabre e allungate. La specie, antenata delle rose coltivate, è diffusa in tutta Europa dal Mediterraneo alla Scandinavia, si dice che il nome canina sia stato attribuito da Plinio il Vecchio, che affermava che un soldato romano fu guarito dalla rabbia con un decotto delle sue radici.

    Il suo habitat sono i boschi di faggio, abete, pino e querce a foglie caduche, fino ad una quota di 1900 m., ma cresce anche in riva al mare, nelle radure, nei terreni incolti, nelle pietraie. Specie pioniera che resiste al freddo, tollera molto il caldo, fiorisce tra maggio e giugno, mentre nel periodo invernale è ricoperta da bacche ovoidali di colore rosso, a differenza delle varietà coltivate non subisce attacchi da molti parassiti.  

    I suoi frutti sono piccoli acheni pelosi, brunigialli, racchiusi nel falso frutto ovale color rosso vivo, lucido, carnoso. Maturi e privati dei semi interni si utilizzano per preparare marmellate, o essiccati per preparare tisane, infusi, decotti. Le bacche della Rosa canina risultano essere potenti antiossidanti, contengono una concentrazione di Vitamina C in quantità superiore rispetto agli agrumi tradizionali e per questo in grado di contribuire al rafforzamento delle difese naturali dell‛organismo.  
    Ha la proprietà di combattere qualsiasi tipo di infezione, a partire dal semplice raffreddore, ma le sue proprietà terapeutiche sono svariate, è infatti considerata: antinfiammatoria, antiallergenica, diuretica, astringente, ha proprietà benefiche sulla circolazione del sangue ed è utile nel trattamento delle ustioni perché facilita la formazione di tessuto connettivo.


    Estratto da:

    Guida al riconoscimento di alberi ed arbusti del Parco” - Parco dei Castelli Romani - 2001

    La Flora dei Castelli Romani” - AEA Latium Volcano - 2006

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