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Fiume Tevere

    Quattrocentocinque chilometri di corso – così recitano testi scolastici ed enciclopedie sul web - ne fanno il terzo fiume italiano per lunghezza, dopo Po ed Adige. Poi Roma e la sua storia, la retorica del "sacro fiume" nel Ventennio fascista, l'inquinamento di oggi… Eppure esiste un altro Tevere: quello della natura protetta. In Umbria e nel Lazio sono stati infatti istituiti lungo le sue sponde alcuni parchi e riserve: nel tratto subito a valle rispetto a dove ci troviamo si estende la prima a nascere, già nel 1979, e cioè la Riserva naturale Tevere-Farfa .

    Per secoli il Tevere ha rappresentato una via di comunicazione di primaria importanza per uomini e merci. Oltre alle navi da carico che ne risalivano le foci fino al porto di Ostia, piccole imbarcazioni portavano a Roma i prodotti agricoli provenienti dall'Umbria anche attraverso gli affluenti Chiascio e Topino. Oggi con l'autostrada e la ferrovia a percorrere il fiume sono quasi solo diportisti, appassionati di canoa e canottaggio, scolaresche e birdwatchers in visita alla riserva naturale Tevere-Farfa su silenziosi battelli a pannelli solari.

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