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3 Novembre 2015

Life PonDerat - Un progetto sul recupero degli ecosistemi delle isole Pontine

Approvato dall’Unione Europea un progetto Life dell’Agenzia Regionale per i Parchi sul recupero degli ecosistemi delle isole Pontine.

E’ stato approvato un progetto Life Natura & Biodiversità, il cui acronimo è “Life PonDerat”, presentato dalla Regione Lazio – Agenzia Regionale per i Parchi e cofinanziato dall’Unione Europea, che ha come obiettivo il recupero degli ecosistemi delle isole pontine e la conservazione delle specie minacciate.

A questo lungo progetto, che è partito il 1 ottobre scorso, e che si concluderà solo nel marzo del 2020, partecipano come beneficiari associati l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), il Dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università La Sapienza di Roma, la Riserva Naturale Statale Isole di Ventotene e S. Stefano, e la società Nemo srl di Firenze.

E’ prevista l’eradicazione dei ratti sulle isole di Palmarola, S. Stefano e Ventotene. L’azione si rende necessaria innanzitutto per garantire la sopravvivenza delle popolazioni di uccelli marini nidificanti su tali isole, quali le berte, minacciate dalla predazione spietata dei ratti sui pulcini (la predazione su un pulcino di berta maggiore  sull’isola di Pianosa è documentata in un agghiacciante video visibile sul sito del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano). Un altro intervento riguarderà la rimozione delle capre presenti sull’isola di Palmarola, che minacciano con il pascolo eccessivo la presenza di habitat di interesse comunitario, le quali verranno portate sulla terraferma e collocate presso aziende agricole.  Una parte importante del progetto riguarderà poi l’eradicazione di piante aliene invasive su S. Stefano, Palmarola e Ventotene. Sarà inoltre realizzata la recinzione di una piccola porzione della lecceta di Zannone, allo scopo di escludere i mufloni, mitigando così l’azione di pascolo su questo habitat naturale.

Il progetto prevede infine l’adozione di un ampio programma di misure biosicurezza, messe in atto allo scopo di prevenire la reinvasione delle isole da parte delle specie eradicate. In particolare, sarà mantenuto libero dai ratti tutto l’abitato dell’isola di Ponza e la zona dell’imbarco delle Forna, punti di partenza delle imbarcazioni, onde evitare che i ratti possano essere trasportati sulle isole vicine. Saranno inoltre oggetto di interventi di biosicurezza tutti i punti di imbarco delle altre isole del progetto.

Il progetto porterà notevoli benefici agli ecosistemi naturali e alle specie minacciate dalle specie invasive. Tuttavia, non vanno dimenticati gli importanti vantaggi che si avranno dal punto di vista socio-economico e sanitario: la rimozione dei ratti avrà infatti da una parte ripercussioni positive sul turismo, riducendo inoltre la spesa per le attività di controllo dei privati e dei comuni e quella per i danni arrecati alle coltivazioni e alle attività umane in generale, dall’altra comporterà una significativa riduzione del rischio di malattie da essi trasmesse alla popolazione.

Ventotene sarà quindi la prima del Mediterraneo con un centro abitato liberata dai ratti. L’esito positivo del progetto aprirà la strada ad analoghe esperienze in altre isole del Mediterraneo, italiane e non solo.

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