Ieri, nella sede del Parco Regionale dell’Appia Antica c’è stato un convegno, organizzato dall’Area educazione, informazione, coinvolgimento sociale in materia ambientale e di sostenibilità della Direzione Ambiente e Sistemi Naturali della Regione Lazio, davvero particolare: la premessa era infatti “Perché abbiamo bisogno dei bambini per salvare le città”. Potrebbe sembrare una battuta o una provocazione culturale, invece analizzando i fatti e guardano i risultati delle città che hanno aderito e realizzato il progetto si rimane a bocca aperta. È infatti tangibile un sostanziale cambiamento dei tempi, dei modi e soprattutto della vivibilità della città: pedonalizzazioni, trasporti, disinquinamento (anche acustico e luminoso), benefici psicologici, sanitari, economici, ambientali. Queste sono solo alcune delle conseguenze di un ripensamento dell’uso degli spazi urbani centrato sulle esigenze dei bambini. E se va bene per loro non può che andare meglio per tutti.
Il robusto apparato teorico del progetto si basa su sperimentazioni più che ventennali, realizzate in parte anche in Italia. “I comuni che hanno messo in pratica il progetto sono ancora pochi – sottolinea Vito Consoli, Direttore della Direzione Regionale Ambiente e Sistemi Naturali, che aggiunge – comunque noi siamo fiduciosi che il progetto prenderà piede, proprio per le qualità della proposta.”
Alla mattinata hanno preso parte i rappresentanti dei seguenti comuni del Lazio, che partecipano al progetto: Formia, Genazzano, Lenola, Rieti, Serrone, Subiaco, Vasanello.
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