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27 Settembre 2016

Salvato un esemplare della rara Aquila del Bonelli

In Italia ne sono rimasti solo una ventina di esemplari, quasi tutti concentrati in Sicilia. È l’Aquila del Bonelli (Aquila fasciata), che deve il suo nome all’ornitologo settecentesco Franco Andrea Bonelli.

Questa specie è molto rara perché minacciata per la distruzione degli habitat e soprattutto per il commercio illegale dei pulcini (trafficanti senza scrupoli riescono a vendere un esemplare anche a 20.000 euro).

Una delle strategie per conservare la specie è la reintroduzione in natura. È stato così realizzato un progetto di conservazione internazionale, denominato “Red Bonelli”, che prevede la riproduzione in cattività e la successiva liberazione dei nuovi nati.

Una femmina di Aquila del Bonelli detenuta illegalmente è stata sequestrata in Sicilia dal Corpo Forestale delle Stato e, in collaborazione con il Gruppo Tutela Rapaci Sicilia, affidata al Centro Recupero Animali Selvatici (CRAS) della Riserva Regionale Lago di Vico. Dopo un lungo periodo di cure e riabilitazione, grazie all’impegno e la professionalità del personale della Riserva, l’aquila ha riacquistato una buona condizione fisica, ma purtroppo è rimasta inabile alla caccia e quindi non è stato possibile reintrodurla in natura.

Questo esemplare è stato trasferito quindi in Spagna, presso il centro GREFA (Grupo para la Recuperación de la Fauna Autóctona y su Hábitat) di Madrid per essere inserito nel progetto di allevamento in cattività, già avviato negli anni precedenti con altri esemplari, per la riproduzione di piccoli che a loro volta potranno essere reimmessi nell’ambiente naturale.

“Un bell’esempio di coordinamento tra vari enti che lavorano insieme per la conservazione di questa splendido rapace, ormai sempre più raro – osserva il direttore Vito Consoli della direzione Ambiente e Sistemi Naturali della Regione Lazio –. Con progetti di questa qualità il nostro impegno nella salvaguardia della natura porta sicuramente dei risultati positivi.”

La foto di copertina è tratta dal sito greenreport

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