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Jenne

    La “…..povera gregge di casupole che il campanile governa”, ricordata da Fogazzaro nel suo romanzo “Il Santo” , è Jenne, paese montano posto su uno sperone del Monte Pratiglio a quota 835 m s.l.m. e sede del Parco Regionale dei Monti Simbruini.
    L’anno della fondazione di Jenne è “ sepolto tra le caligine dei secoli” e l’origine del nome è di incerta derivazione etimologica : Genna, (forse per significare paese freddo), o dal latino Janua, (porta, ingresso nella valle di Nerone) o addirittura Gheenna (inferno).
     
             La storia di Jenne si intreccia con quella dell’Abbazia di Subiaco, il nome dell’abitato compare infatti per la prima volta il 31 ottobre 1051 nel “Regesto Sublacense”, con il quale Papa Leone IX confermò l’esistenza di alcune proprietà tra cui anche il “fondo” di Jenne. Nel 1052 venne fortificata con delle mura ed un castello, ne fa fede una lapide marmorea con cui l’Abate Umberto fece scolpire i nomi dei castelli del Monastero di S.Scolastica, tra essi Jenne (Genna) che non è detta più “ fondo” ma “ Castello”.
    Intorno all’anno 1079 il “Castello di Jenne”, posto a dominio di tutta la valle dell’Alto Aniene, fu oggetto di contesa fra esponenti della famiglia di Ildemondo dei Conti di Tuscolo ed il Monastero di Santa Scolastica, successivamente, ma siamo nel XII secolo, il Castello fu reso sempre più sicuro e confortevole al punto da ospitare la famiglia di Filippo II di Marano.
    Dalla famiglia di Filippo II ed in questo Castello, intorno all’anno 1190 ebbe i natali Rinaldo II , futuro Papa Alessandro IV, il Papa di Jenne ( 1254-1261).

    Il mulino comunale

    Il Mulino Comunale venne impiantato nell’anno 1911, anno in cui a Jenne viene portata l’acqua e l’energia elettrica, funzionante ad energia elettrica veniva utilizzato fino agli anni ’80 tutti i giorni per la macinazione dei cereali, ed è composto da  macine in pietra e tramoggie in legno e ferro, ad oggi si può considerare un raro e prezioso esempio di archeologia industriale.

    La Mola Vecchia

    Costruita dai Padri Benedettini nel XI secolo, il vecchio mulino è situato in un punto dove l’Aniene forma un invaso naturale e per secoli utilizzato per la macinazione dei cereali dai paesi limitrofi a Jenne.
    Un tempo era facilmente raggiungibile soltanto da Jenne, era oggetto di contesa tra Abbazia e Comunità di Jenne.
    Opere di ammodernamento delle strutture esterne realizzate di recente dal Comune, lo hanno recuperato facendone un’attrattiva per chi ama muoversi a piedi.

    C'era una volta... l'antico forno a legna.

    Situato nel Borgo Medievale del paese, l’antico “Forno a legna”, è un reperto storico ed architettonico che risale all’anno 1751, realizzato in muratura con piano di cottura in pietra refrattaria come anche le pareti aterali ed il soffitto avente forma di volta a sesto ribassato.
    La volta è costituita da mattoncini refrattari posti in foglio sopra i quali è stato depositato uno strato di sabbia e terra per contenere la dispersione di calore.
    Anticamente era la fornaia che aveva in gestione il forno ed era suo compito quello di regolare la temperatura del forno e comandare i tempi facendo più volte il giro delle donne già prenotatesi per la cottura. Apportati con il tempo piccoli adeguamenti, l’impianto del sistema di cottura è rimasto identico, e  tutti i giovedì viene acceso ed utilizzato per la produzione di dolci tipici di Jenne realizzati con la stessa procedura di un tempo.
    Ancora oggi può essere utilizzato per la cottura di dolci tipici di jennesi.
     

    info: https://www.comune.jenne.rm.it/

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