ParchilazioParchilazio
19 Marzo 2018

Corso di formazione sul monitoraggio dei chirotteri nel Parco dei Castelli Romani

Si è svolto mercoledì 14 marzo 2018, presso la sede del Parco dei Castelli Romani a Monte Porzio Catone (RM), il primo giorno di un corso di formazione rivolto ai tecnici dell’ufficio tutela ambientale e guardiaparco, incentrato sulle tecniche di rilevamento dati relativi alla chirotterofauna del territorio.

Il corso tenuto dal Dr. Vincenzo Ferri, uno dei più autorevoli studiosi in materia, è propedeutico alla predisposizione di un monitoraggio utile al rilevamento di dati sulle specie dei chirotteri presenti nell’area naturale protetta che dovranno andare ad incrementare la più ampia banca dati a livello europeo delle specie faunistiche protette.

Comunemente conosciuti come pipistrelli, rappresentano un ordine di mammiferi placentati, gli unici in grado di volare. Negli ecosistemi rivestono l'insostituibile ruolo di principali predatori notturni di insetti e altri invertebrati, ma a causa delle alterazioni ambientali provocate dall'uomo, sono divenuti uno dei gruppi animali più minacciati. Le cause di declino delle popolazioni di Chirotteri sono proprio attribuite all'alterazione e alla distruzione degli habitat che non risultano più idonei a fornire siti di rifugio e cibo, oltre che al disturbo antropico diretto. Per questi motivi i pipistrelli sono inseriti come specie protette di interesse comunitario negli allegati delle principali Direttive e Convenzioni europee, come le Convenzioni di Berna e di Bonn, e la Direttiva Habitat e sono incluse nell'allegato D del D.P.R. 357/1997 “Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche”. Peraltro, l’Italia ha aderito il 20 ottobre 2005 all’Accordo per la conservazione delle popolazioni dei chirotteri europei, noto come EUROBATS o Bat Agreement (entrato in vigore il 16 Gennaio 1994), che mira a proteggere tutte le specie note sul territorio europeo passando attraverso la promulgazione di leggi, attraverso campagne di educazione, misure di conservazione e cooperazione internazionale tra gli Stati membri e con gli Stati che ancora non hanno aderito all’Accordo.

L’indagine si effettuerà con uscite sul campo nel periodo estivo-autunnale, in particolare nelle ZSC Cerquone-Doganella e Artemisio, ma anche all’interno di importanti cavità naturali (grotte, cave), con l’utilizzo di una strumentazione specifica (bat-detectors) capace, grazie all’uso di software collegato alle banche dati esistenti e all’esperienza del rilevatore incaricato, di identificare le specie presenti sulla base degli ultrasuoni emessi e registrati dai bat-detectors. Le registrazioni effettuate verranno memorizzate ed analizzate al fine di produrre un database che possa essere rilevante non solo a livello locale, ma anche nazionale e internazionale.

Ulteriori studi sono già stati effettuati nel 2004 e nel 2012 ma non hanno permesso di rilevare una mole di dati sufficienti all’inserimento nel contesto più ampio di una banca dati a livello europeo, cosa che invece si auspica attraverso l’attuale studio in fase di avvio.

La mappa di Parchilazio.it

Cerca nella mappa